Con l'imminente programmazione del nuovo sceneggiato televisivo col divo turco CAN YAMAN nei panni di Sandokan, ecco che nuovi volumi sono sfornati in un mercato Salgariano da alcuni anni asfittico se si eccettuano i volumi del sottoscritto e di pochi altri. Il primo di questi romanzi è questo: LA TIGRE E LA PERLA ma poteva esser intitolato semplicemente LA PERLA perchè è incentrato proprio sulle vicende di Marianna. La storia è la solita delle "Tigri di Mompracem" è non si capisce che senso ha riscrivere una vicenda già raccontata magistralmente da Salgari. Ma evidentemente l'autrice voleva mostrare solo quelli che secondo lei erano i sentimenti e le senzazioni che poteva provare una donna, a scapito dell'avventura pura e dei colpi di scena che sono pochi. Uno grosso è nel finale che non vi dico è contraddice tutto ciò che peraltro Salgari rivela ne "I pirati della Malesia". Questo capovolgimento della storia salgariaba del tutto gratuito è frutto evidentemente dell'amore che l'autrice porta alla sua eroina, è del tutto illogico e assurdo oltre che essere un tradimento della storia ottocentesca a beneficio del politically correct diffuso a piene mani

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