martedì 24 giugno 2014

NANA SAHIB E KALAGANI eroi negativi in "SANDOKAN RAJAH DELLA JUNGLA NERA"

Si deve alla furbizia di certi sfruttatori che si aggirano in rete se questo blog da ora in avanti fornirà solo notizie incomplete. Infatti certi siti di ben più grande capienza e rinomanza non si sono fatti alcuno scrupolo nel copiare pari pari le notizie che a volte con tanta fatica di tempo e denaro cerco di reperire. Metterò quindi i frutti delle mie scoperte in modo che non possono essere copiati. Non mi interessa ricevere plauso ma solo aderire alla massima di dare a Cesare quel che è di Cesare. Se qualche VERO studioso del mondo Salgariano esiste ancora (Io ne conosco pochi), può sempre scrivermi e chiedermi le notizie complete. Ed ora ecco il post.

Nell'ambito delle mie ricerche in ambito Salgariano, quasi per caso mi sono imbattuto in una nuova scoperta.  Chi ha letto anche tutti gli apocrifi di Salgari, ricorderà certamente che in "Sandokan rajah della jungla nera", scritto da Motta alla fine della sua vita, il nemico dei pirati della Malesia e anche dei Ramavala, è nientemeno che Nana Sahib, personaggio storico la cui fine resta avvolta nel mistero. In questo libro lui muore alla fine e con lui se ne va nell'al di là Kalagani, sua anima dannata, nonchè capo dei thugs e altro figlio di Suyodhana (L'altro figlio è sir Moreland, che qui non viene nominato, perchè la storia si situa anteriormente a "Il re del Mare" di Emilio Salgari, dove appunto sir Moreland fa la sua prima apparizione). Bene, Kalagani è un cattivo per eccellenza e dispiace che sia stato usato solo per questo libro...
Ma ne siamo certi? Alla luce della mia scoperta sono andato a rileggermi le pagine dove Kalagani e Nana Sahib si incontrano; i due sono vecchi amici e sembra davvero che qualcosa d'altro ci sia..
E qui viene da lodare la genialità di Luigi Motta. Non solo conclude degnamente la sua vita con quest'ultimo romanzo, che è uno dei più divertenti, non solo cementa insieme i due cicli, quello più famoso di Salgari ed il suo corposo dei Ramavala cui si sente più legato, ma prende a prestito la relazione di amicizia e complicità di Kalagani e di Nana Sahib, da un altro libro, il poco noto.......                    di un autore famosissimo............... sulla cresta dell'onda anche quando Motta scriveva, per quanto morto da molti anni. Chissà, forse Motta voleva legare a se anche quest'altro romanziere e sentirsi erede anche di lui?  Penso si imponga una rilettura delle opere di Motta tenendo presente anche i romanzi meno noti di questo romanziere, per vedere se ci sono altri agganci... Comunque sia Kalagani e Nana Sahib sono descritti dai due autori nello stesso modo, e passiamo sopra se nel nostro autore....   .......   Kalagani muore e l'azione si svolge anni dopo "Sandokan rajah della jungla nera" : Nana Sahib invece sembra muoia, ma i personaggi principali  del libro, che sono inglesi non ne sono certi...   ricompare infatti nell'opera di Motta come detto prima...Ma al di là degli errori si continuità effettuati del resto anche nei confronti dell'opera Salgariana,
"Sandokan rajah della jungla nera" si colloca a questo punto come un'opera basilare, il fulcro ove convergono cicli e opere di tre autori famosissimi nell'ambito degli in genere mediocri, imitatori e apocrifi di Emilio Salgari.
Mi spiace di non dir di più ma le ragioni che leggete in nota mi spingono ad agire così . Nei disegni alcune immagini non sappiamo quanto fedeli del vero Nana Sahib. 
 

lunedì 26 maggio 2014

SANDOKAN nel continente scomparso

Tornano i mitici eroi di Emilio Salgari!
In una saga epica perfettamente leggibile a se stante, ma inseribile in un punto preciso del Ciclo, Sandokan e Yanez, alla testa dei fidi tigrotti della Malesia, si imbarcano in una stupenda avventura 
che li porterà come di consueto a compiere le loro imprese nelle giungle e nei mari del Borneo, ma anche in un luogo finora inesplorato: le viscere della terra, alla ricerca di mitici oggetti mistici del perduto continente di Lemuria. Con al fianco gli amici di sempre, tra cui spicca la bellissima Darma, la figlia di Tremal Naik, si troveranno a dover lottare contro animali e uomini, inglesi e olandesi, thugs indiani e pirati cinesi, dayachi tagliatori di teste e infidi fakiri, ma dovranno anche far fronte a ignoti popoli e bestie che abitano le viscere della terra.
Una lunga avventura senza un attimo di tregua, nel rispetto dei personaggi come li descrisse Emilio Salgari, puntigliosamente riveduta per quanto riguarda le distanze e le descrizioni dei luoghi, e corredata di piantine e illustrazioni per meglio seguire le peripezie dei nostri personaggi che si rivelano ancora una volta immortali!

giovedì 10 aprile 2014

SANDOKAN- Nuovo racconto.

L'immagine qui accanto è dell'attore Naseeruddin Shah nel ruolo del Capitano Nemo, nel film "La lega degli uomini straordinari"  ma...potrebbe altrettanto bene raffigurare Sandokan!  Mi spiego:
sono intanto compiaciuto che finalmente gli americani abbiano scoperto Sandokan e il suo mondo, specie dopo la pubblicazione nella loro lingua di alcuni romanzi della serie. Alcuni  hanno speculato sul fatto che Sandokan potrebbe esser stato lo stesso personaggio del Principe Dakkar, ilcapitano Nemo, visto che entrambi sono due principi orientali detronizzati dai malvagi inglesi...
  Ma lasciando da parte questa bizzarra teoria, non posso non compiacermi che sia apparso almeno un racconto in cui il  nostro Sandokan anche se non appare fisicamente, viene almeno nominato.  Sulla scia degli incontri improbabili a tutti i costi, ecco allora che in "Prowl unceasing" di Chris Roberson, si racconta un'avventura di Van Helsing, ( l'antagonista di Dracula) e il Principe Dakkar, (cioè proprio il Capitano Nemo) alla corte di James Brooke il rajah di Sarawak, il nemico storico del nostro eroe!  E' in quell'occasione che viene citato Sandokan!
Basta questo a inserire il racconto a margine nella cronologia?  lascio la risposta a voi. Ma le scoperte  di questo tipo, investigando sul mercato di lingua inglese, non mancano di certo. Ne ho diverse altre in carniere....un poco alla volta appariranno.
Fabrizio Frosali