Squillate le trombe! Un nuovo corsaro COLORATO viene ad aggiungersi alla già nutrita schiera di quegli schiumatori dei mari che hanno affollato la letteratura d'evasione nel secolo scorso e non solo. Si credeva di averli scoperti tutti, ma ogni tanto ne sbuca fuori uno nuovo. Dopo un ennesimo corsaro AZZURRO di un allora ignoto Zironi, ritrovato dal mio amico SARTOR, da pochi anni, oggi tocca a me scoprire in una più o meno oscura pubblicazione un altro intrepido avventuriero che, non ve la faccio lunga, si fregia questa volta dell'appellativo di...CORSARO BIANCO! C'era già la CORSARA BIANCA, che era a sua volta la moglie del CORSARO VERDE, entrambi titoli scritti da Ph. Escurial ma questo BIANCO non c'entra nulla con i titoli di Frescura e anche l'epoca è diversa. L'autore è uno noto a chi segue gli epigoni Salgariani. Si tratta nientemeno che di AMERICO GRECO che è riconosciuto esser lo scrittore autore di diversi volumi che hanno seguitato l'opera del maestro (tra questi IL CORSARO ROSSO) e alcune opere autonome come GLI SPERDUTI DELL'AMAZZONIA. Quello che ho tra le mai non è un libro, ma un'operina molto meno pretenziosa: nella Collana di fascicoli scritti "L'avventura" edita dalla Pagani negli anni trenta del secolo scorso, Greco scrisse alcune operine tra cui questa, mascherando il nome del colore del corsaro, sotto altro titolo. Il racconto è infatti intitolato IL CORSARO FANTASMA che non è altro che un diverso appellativo con cui si fa chiamare l'eroe in questione. Questo spiega perchè finora questo nuovo CORSARO BIANCO è passato inosservato ai cultori di questa letteratura d'appendice.
Di questa scoperta devo esserne particolarmente fiero, perchè questo è un corsaro della MIA CITTA'. Infatti il Corsaro BIANCO, al secolo Conte (naturalmente) STEFANO DI SALVIANO ha una nave (che affonda subito) che si chiama MELORIA ed è partita dal porto di Livorno per combattere i pirati libici nel lontano 1825 quando una vera spedizione fu condotta dall'ammiraglio Giorgio de Geneys e dal capitano Francesco Sivori. Non c'è bisogno che vi narri la trama di questo libriccino che nella sua piccolezza di formato e pagine è pur avventuroso al massimo. Non mancano ammiccamenti Salgariani con frasi come. "Così era infatti" oppure nel nome della nave del perfido arabo che si chiama "Tuonante".
Dicevo che questo Corsaro deve
appartenere a Livorno perchè, magari non è risaputo, ma SALVIANO è un quartiere forse il più antico della mia città, e la MELORIA è una scogliera a pochi chilometri, dove fu combattuta una famosa battaglia. Americo GRECO è infatti vissuto a Livorno per molti anni e ha scritto diverse opere satiriche o per bambini, ambientate nella mia città, tra cui I RACCONTI DEI QUATTRO MORI. Qui potete vedere l'illustrazione di copertina e una interna, col CORSARO BIANCO in tutta la sua gloria!
FABRIZIO FROSALI