SANDOKAN e la vampira
Diventava sempre
più difficile avere degli incontri con i contatti di Tchao King, il genero di
Tigre Blu.
Fuggire dalla
taverna, inseguito dalle giubbe rosse, era stato abbastanza facile, ma ora
doveva attraversare la selva per raggiungere la baia dove era ormeggiato il
praho con i suoi tigrotti.
Una selva oscura
già di giorno, che nella notte assumeva forme ancora più sinistre. Ma Sandokan
era già arrivato allo spiazzo a fianco del sentiero che scendeva verso la baia.
E questo lo faceva sentire più sollevato…
Poi si fermò
d’improvviso. Una splendida figura di donna occidentale era ferma accanto ad un
masso e lo fissava con intensità. L’abito bianco risplendeva sotto la luce
della luna, mentre una folata di vento che aveva qualcosa di sinistro faceva
ondeggiare la sua gonna e il cappello che teneva fermi i suoi capelli neri.
Il formidabile
pirata mosse i suoi passi verso quella che sembrava una dolce creatura, ma poi
si fermò. Lo arrestò una sensazione di pericolo, un pericolo che aveva già
avvertito con la donna pantera!
La donna si mosse
verso di lui. Fu uno scherzo degli occhi oppure se la ritrovò in un attimo di
fronte a sé? Sia come sia, il terrore gli fece tremare i polsi, perché si sentì
come arrestato da un incantesimo.
Una risata
argentina uscì da quel volto meraviglioso, la donna alzò una mano verso il suo
petto e poi la Tigre della Malesia si sentì spinto indietro da una forza spaventosa…
volò letteralmente in aria, fino a cadere con la sua schiena verso un piccolo
tronco d’albero che spezzò in due. Il suo urlo di dolore echeggiò verso la
luna. Sandokan non poteva muoversi, mentre quella splendida e insieme orribile
creatura si avvicinava lentamente verso di lui. Sembrava che si nutrisse del
suo terrore, della sua impotenza.
Quando fu sopra
di lui, cercò di ripararsi con le mani, ma la creatura femminile aprì quella
difesa facilmente, così come avrebbe fatto con un bambino. Poi… poi aprì la
bocca e i suoi denti presero la forma di zanne. Ridendo con gioia maligna aprì
il colletto della camicia ricamata di Sandokan e…
La creatura si
spaventò a morte, una piccola croce d’oro forgiata sotto il Vesuvio era appesa
al collo di Sandokan!
Il pirata con una
sofferenza indicibile afferrò il tronco che aveva spezzato poco prima e con
forza lo piantò nel petto della creatura. Un urlo raccapricciante si alzò verso
il cielo oscuro, la vampira stava morendo.
Con fatica anche
Sandokan si alzò, estrasse il suo tarwar e fece volare la testa della creatura
per aria.
Infine cadde a
terra e sotto la luce sinistra della luna, con le lacrime agli occhi, pensò
alla moglie morta da pochi mesi ed esclamò…
- Grazie Marianna!
Marco Pugacioff
Marco Pugacioff
Un mio caro amico amico, Leo, mi ha scritto "Certo che Vlad ne ha fatti di danni... Dopo più di 500 anni
RispondiEliminaHa colpito anche Salgari e Pugacioff!!
Marco, ma che vampira tettona, si vede che il sangue fa buon latte.."
In fondo, però, è stata una bella trovata... anche per far capire che Sandokan non è, né mussulmano, né altro. Vive giorno per giorno, per portare avanti la sua lotta, finché ne avrà forza, senza più alcuna religione che gli imponga la sua condotta di vita, da uomo libero. Finché non dovrà affrontare la sua ultima battaglia senza scampo, quella contro la Signora con la falce.
E oggi come oggi, un uomo libero può esserlo solo nella fantasia. Noi, noi non siamo altro che servi…
Marco Pugacioff
Raccontino breve ma intenso. L'idea è originale; l'accostamento del nostro pirata con il mondo soprannaturale è stato poco visitato. Sarebbe bello se questo racconto entrasse a far parte di qualche raccolta di altri soggetti su Sandokan.
RispondiEliminaNicola Ruffo
Salve Nicola,
RispondiEliminasono contento che ti sia piaciuto il mio raccontino. Ti segnalo che nel sito della Perla di Labuan vi è un romanzo breve, sempre con Sandokan. http://www.emiliosalgari.it/appunti_di_viaggio/index_biblionweb.htm
Ciao Marco
Grazie per la segnalazione. Ho terminato l'anno scorso l'intera saga dei pirati (gli undici romanzi di Salgari), e ora vorrei proseguire con gli apocrifi, ma non tutti sono facili da reperire. Per non parlare poi di come ordinarli in sequenza cronologica corretta. Io scrivo per la rivista "ilcorsaronero". Se vuoi, segnalo il tuo racconto. Ciao
RispondiEliminaNicola Ruffo
Va bene Nicola, puoi citarmi dove vuoi, senza problemi. Intanto ti dico che anch'io ho letto (quasi) tutti gli apocrifici. Mi manca solo il vulcano di Sandokan. Sono scritti bene, anche se non è Salgari, però vabbè... Sul Mulo li dovresto trovare tutti.
EliminaAriCiao Marco
Ti rispondo io per ciò che riguarda la cronologia. Credevo di avertela data . Comunque eccola qui. Altre che trovi in rete sono incomplete e con alcuni libri (tipo "il vulcano di Sandokan" come nel sito della d'Angelo)non al giusto posto. Comunque a volte per la parte finale della vita dei nostri, inserire alcuni libri in ordine cronologico proprio non si può fare perchè seguono linee alternative diverse, tipo ad esempio la fine.E' comunque scritto tutto qui. Se non ti torna qualcosa o non ti è chiara scrivimi
RispondiEliminahttp://www.webalice.it/f_frosali/cronologia_di_SANDOKAN_e_dei_pirati_della_Malesia.html
oppure qui su questo stesso blog in un post del 2012 aggiornato di recente con nuove scoperte