giovedì 21 marzo 2019

GLI UOMINI VOLANTI di Luigi Motta - Nuova piccola scoperta letteraria

Scavando nel pozzo senza fondo delle opere ispirate a Salgari e ai suoi mondi, vien fatto ogni tanto di effettuare qualche nuovo ritrovamento che modifica o amplia  quanto a suo tempo scoperto da altri. 
E' il caso de "Gli uomini volanti" di Luigi Motta. Per anni  nel sito dell'esimio prof. Bartocci, che stimo moltissimo, era scritto che questo volume era un'opera fantasma di Luigi Motta.(lo leggerete nel pezzo che riporto integramente). In questi ultimi anni poi, si deve a un bravo bibliofilo, Cristian Scalambra, aver scoperto l'edizione italiana presumo rarissima del volume, che era stato pubblicato sotto pseudonimo. Tempo addietro ho rintracciato il volume e acquistato. Oltre al testo di Motta (Mac Lane)  ci si trovano anche molte foto di apparecchi avveniristici per l'epoca. Non mi dilungherò sulla storia che è sullo stile di Motta.
Ma intanto leggetevi quanto scrive Bartocci sul suo sito e di seguito la mia integrazione... 

"""XX Gli uomini volanti, Bemporad, Firenze, anni '20
[Questo libro, che in Italia risulta una delle "opere fantasma" di Luigi Motta, risulta invece essere stato pubblicato sia in Francia, come: Les hommes volants (in feuilleton, sin dal 1909; precisamente, in 10 puntate sul settimanale Nos Loisirs, dal N. 34 del 22/8/1909 al N. 43 del 24/10/1909, il che lascia pensare a una precedente analoga pubblicazione su qualche rivista in Italia), sia più tardi in Spagna, come: Los hombres que vuelan (1955). E' assai probabile che qui da noi Motta ne abbia utilizzato il contenuto per L'Areoplano Nero.]
[Nota importante (4.XI.2014): Il bibliofilo Cristian Scalambra ci segnala cortesemente l'esistenza di un'edizione italiana di tale opera, con il titolo: "Gli uomini volanti Da Parigi a Roma in aeroplano!" (Amministrazione Notari, Milano, traduzione italiana di I.V., senza data, ma probabilmente 1914). Il fatto è che Motta pubblicò il libro con lo pseudonimo "Mac Lane" (il che spiega anche l'accenno ad una falsa traduzione italiana), forse perché al tempo era legato da un contratto in esclusiva con l'editore Treves (vedi le note biografiche alla fine del presente documento), e tale circostanza ne ha con ogni verosimiglianza causato l'oblio. Scalambra è anche in possesso di una lettera del citato editore all'autore, nella quale si parla pure di un altro romanzo di Motta in procinto di essere pubblicato, "Il raid New York Parigi Viaggio in automobile attraverso il mondo", dove afferma esplicitamente: "Sarà in tua facoltà di scegliere uno pseudonimo, da mettere d'accordo con me sul tuo libro invece del tuo nome".]  """"

Sono di nuovo io. Ebbene oggi mi è arrivato "L'areoplano nero" (sic) di cui parlammo in questo gruppo (di  Facebook) qualche tempo fa. (C'era anche la copertina). Ebbene sono in grado di confermare che è proprio il testo de "Gli uomini volanti", che quindi risulta non più un titolo fantasma, ma addirittura edito due volte da Motta, una volta col suo nome e una volta con lo pseudonimo di Mac Lane. Non solo, "L'Aeroplano nero" contiene anche altri due racconti, uno è " I naufraghi dell'Hansa" che poi la Viglongo ripubblicò ampliato di diversi capitoli, attribuendolo all'improbabile duo Motta Salgari.... 

Fabrizio Frosali