lunedì 23 aprile 2012

Il corsaro delle ANTILLE-Eroe salgariano dimenticato





Recentemente è uscito il volume “Salgari, Salgariani e falsi Salgari” edito dalla Fondazione Rosellini, a grande formato, con un ampissimo repertorio iconografico. Il libro tratta, come dice il titolo, degli innumerevoli falsi e apocrifi salgariani, apparsi negli anni, e dello stato attuale delle ricerche per quanto riguarda la paternità dei testi usciti sotto il generico nome di Salgari. Viene dato ampio spazio anche a quei romanzi, che sulla scia di Salgari hanno trattato delle stesse tematiche e l'apparenza che se ne ha è di un testo, al momento definitivo. Devo purtroppo far osservare che il saggio fondamentale del libro, scritto da Massimo Carloni, ha in alcuni punti delle carenze inesplicabilili. Di una intendo in questo blog, mettere una pezza, come si suol dire. In effetti, dei vari corsari dei Caraibi sorti sulla falsariga di Salgari ed editi in special modo dalla casa editrice Viglongo e Carroccio, a nome di vari autori, negli anni 50 del secolo scorso, ne viene completamente dimenticato uno, nel saggio in questione. Questi è “Il corsaro delle Antille” di Carlo Fardella.

Mi azzardo a fornire una spiegazione del perché è stato omesso: il libro fa parte di una serie di tre, di cui gli altri due sono “Il Corsaro rosso” di Fenimore Cooper (che non c'entra nulla coi filibustieri della Antille e giustamente non viene trattato nel saggio di Carloni) e “Il corsaro azzurro” di Piero Pollino. La Viglongo li pubblicizzava nelle pagine interne dei suoi libri come appartenenti al ciclo delle “Leggendarie imprese dei grandi corsari”. Ebbene, mentre gli altri due sono stati ristampati (col titolo riportato sulla costa, riempito di color giallo,) “Il corsaro delle Antille” non ha avuto per quanto ne so una ristampa moderna ed è piuttosto raro. Io stesso l'ho ricercato per anni ed ho avuto difficoltà a reperirlo ad un prezzo decente. Attualmente si può trovare su un sito di libri antichi, ma ad un prezzo che si aggira sui 200 euro. Comprendo quindi che il Carloni non abbia potuto consultarlo e farne una recensione. Poco Male. Questa non è una scienza esatta e si può sempre sopperire. Quindi, oltre ad offrire un paio di pagine di illustrazioni di Gastone Regosa, qui vi dirò che il personaggio che da il titolo al volume, sulla falsariga del “Corsaro Nero” di Salgari, è anch'egli un nobile, il marchese Renato di Torrearsa, il “corsaro Gentiluomo”, ultimo discendente di una nobile casata, possessore di un feudo sulla sponda lombarda del lago di Benaco, con un castello dall'altissima torre. E' anche lui è un vendicatore, che deve punire il cattivo di turno, il nobile spagnolo Diego Cabajes y Satomayor, colpevole di aver trucidato il villaggio natale del nostro e avergli rapito la sorella Elisabetta di Torrearsa.

Suona familiare a chi ha letto i libri del ciclo salgariano vero?

Non dirò altro del soggetto, lasciando a chi vorrà cimentarsi nella ricerca del volume, il piacere poi di leggerlo. Avverto però che la trama per quanto compiuta in sé, lascia aperto il finale in quanto la sorella del corsaro non è stata liberata, quindi una nuova impresa si impone. Probabilmente c'era in programma un seguito, mai edito.

Vorrei parlare qui dell'autore, Carlo Fardella che potrebbe essere anche uno pseudonimo. In rete non si trova nulla su costui, senonché......

In attesa di notizie più dettagliate che spero mi vengano fornite, ho scoperto che ….

Un marchese di Torrearsa è esistito e si chiamava...VINCENZO FARDELLA! E' stato un personaggio importante del nostro risorgimento, nato a Trapani nel 1808, che, oltre al titolo nobiliare di marchese, ebbe una quantità di titoli onorifici, tra cui quello di prefetto di Firenze e presidente della Camera dei Comuni di Sicilia. Morì a Palermo nel 1889.

Un altro Fardella che è passato alla storia è Enrico, che fu tra i famosi 600 di Balaclava , poi emigrò in America, partecipò alla guerra di secessione e finì internato nel famigerato campo di prigionia di Andersonville. I dati di questi e altri Fardella si trovano facilmente in rete.

Qui mi preme far notare che il cognome del nostro sconosciuto autore e il titolo nobiliare del personaggio del romanzo fusi insieme, appartengono nella realtà ad una nobile casata siciliana. La differenza fondamentale sta nell'ubicazione dei luoghi di provenienza, poiché il marchesato di Torrearsa, nell'opera di fantasia, si trova sul lago di Garda, anziché in Sicilia.

Si possono delineare a questo punto diverse ipotesi.

La prima , cui francamente non credo, è che l'accostamento Torrearsa Fardella, sia dovuto al caso.

La seconda: che Carlo Fardella, conoscendo la storia degli omonimi marchesi di Torrearsa di Sicilia, di cui lui per caso portava lo stesso cognome, abbia voluto omaggiarli costruendo un personaggio con il loro stesso titolo nobiliare.

La terza, che reputo la più probabile, è che Carlo Fardella sia un discendente dei marchesi di Torrearsa, si sia identificato nel personaggio corsaro di cui scriveva le gesta ed abbia utilizzato il titolo nobiliare di famiglia, invece di un qualunque nome inventato.

Quando ne saprò di più farò seguito a queste brevi note.

Le illustrazioni oltre che dal libro del “corsaro” raffigurano i due famosi marchesi Vincenzo ed Enrico.

P.S. Oggi, 10 Maggio 2012 modifico questo post aggiungendo i seguenti dati, fornitimi da un mio corrispondente:

" Carlo Fardella
(1912-1980), compagno di scuola, alle magistrali torinesi, di Piero Pollino:
un romanzo pubblicato da Viglongo, "Il Corsaro delle Antille", uno
presso le Paoline, "Vacanze Marinaresche", due presso la torinese
Monviso: "La crociera della Vega" e "Nei Mari del Sud".
"Altri suoi romanzi di avventure - mi scrisse Pollino - come "La
Regina della Jungla", "Il Fascino del Nord" e "Il Fiore di Pecos
River" finirono nel cassetto insieme ai suoi sogni". Fonte: Felice Pozzo.

Buona lettura per chi trova il romanzo! Fabrizio Frosali




Cronologia del Corsaro NERO-Nuova scoperta letteraria


I MASTINI DEL MARE-
Nel libro di Arpino e Antonetto, di cui ho la prima edizione, “Vita tempeste e sciagure di Salgari, padre degli eroi” è stampata una bibliografia dell'autore che è reputata basilare. Per ciò che riguarda il ciclo del corsaro Nero e dei conti di Ventimiglia viene fatta menzione che Escurial (in altra parte del sito trovate foto e chi era veramente) scrisse tra il 1926 e il 1931 una propria serie autonoma, contraddicendo in parte gli scritti di Emilio. I libri in questione sono . “Il corsaro verde” (che non è lo stesso volume apparso nella collana Nord Ovest della Carroccio, a firma Omar Salgari) “la Corsara Bianca” “I filibustieri delle Antille “ e “Il selvaggio bianco”. Questi sono i quattro volumi riconosciuti da Arpino e Antonetto come facenti parte, seppur apocrifi, al ciclo dei Ventimiglia. Se non che...
Avendo scoperto che esistono almeno altri due libri sulla filibusteria scritti da Escurial (Questi sono “Il corsaro dell'Yucatan” e “I mastini del mare” ) sono alfine entrato in possesso del secondo, stampato nel 1935, ed ho scoperto che....
i personaggi del libro sono gli stessi del primo ciclo apocrifo, i filibustieri comprimari che agivano al fianco dei nobili Ventimiglia, un pò insomma come ne “Gli ultimi filibustieri” di Salgari in cui i nobiluomini praticamente non compaiono. Nel libro c'è anche la Corsara Bianca, che però non è, come nel ciclo degli apocrifi, la vedova del Corsaro Verde, ma ...del Corsaro dell'Yucatan, che non è lo stesso personaggio (Anche lui comunque destinato ad una triste fine). Anche il nemico contro cui combattono, non è Wan Guld, ma il visconte Henriquez de Valgra, il governatore di Panama. L'azione sembrerebbe inoltre, date alla mano, avvenire “prima” e le avventure descritte sono diverse. Un ciclo alternativo, quindi, scritto dallo stesso Escurial al proprio ciclo degli apocrifi? Non proprio, perché alla fine dei “Mastini” la storia non finisce e viene detto che continuerà ne...”La corsara bianca”!
Se avete avuto la pazienza di seguirmi fino a qui, potete comprendere la difficoltà nel cercar di costruire una qualche continuità.i
Possiamo abbozzare una ipotesi. Forse l'Escurial, dopo il suo primo ciclo apocrifo, e/o la casa editrice Cappelli, avranno incontrato delle difficoltà con gli eredi di Salgari ad usare così disinvoltamente i personaggi di Emilio. Non volendo buttar via il tutto, forse Escurial ha pensato bene di metter mano ad un nuovo ciclo, utilizzando i personaggi da lui creati, inclusa la Corsara Bianca che era parto della sua mente, in un altro contesto. Questo può esser confermato dal fatto che dalla pubblicità in retrocopertina dei “Mastini”, “Il corsaro verde” non figura più (sostituito da quello dell'Yucatan e proprio dai “Mastini” in questione) Ci sono però gli altri libri. E' da chiedersi allora se esistono più versioni degli ultimi tre del primo ciclo apocrifo, oppure se la seconda serie si ferma solo ai “mastini del mare”.
Per quanto mi concerne però, nel trovare in un libro, molti personaggi che agiscono al fianco dei conti di Ventimiglia in altri romanzi, ancorchè apocrifi, basta ad includere il volume in questione nella continuità della serie originaria, in quanto facente parte dello stesso universo narrativo. E' per questo che reputo la mia, una piccola scoperta letteraria di cui mi piace rivendicare la paternità
Ringrazio per l'attenzione
Fabrizio Frosali 15 Luglio 2011

Poscritto del 23 gennaio 2012
Recentemente è uscito il libro a grande formato "Salgari, salgariani e falsi Salgari" dove, per il caso in questione, vengono date grossomodo le stesse informazioni. Non sono in grado di sapere se l'autore ha preso l'informazione dal mio blog, oppure se la notizia in ambito ristretto era risaputa ed io magari sono giunto indipendentemente alla "scoperta". il fatto che mi preme rilevare è tuttavia che nel libro dii Arpino e Antonetto, non si fa alcuna menzione del ciclo alternativo dei "Mastini"
Buona lettura!
Fabrizio Frosali

I romanzi falsi di EMILIO SALGARI


Oggi Emilio Salgari è uno scrittore quasi dimenticato. Ogni tanto escono in edicola delle collane che intendono ambiziosamente riproporre l'opera omnia di questo autore, ma non hanno il fascino delle edizioni a poco prezzo, con illustrazioni a colori di ottimi disegnatori come Albertarelli, Bagnoli, D'Antona ecc. che affollavano gli scaffali delle librerie fino agli anni 60 del secolo scorso.
Accanto alla produzione originale di Salgari, venivano inoltre pubblicati dei volumi che in copertina avevano semplicemente indicato, come nome dell'autore Salgari (senza nome proprio), oppure Omar o Nadir Salgari( i figli dello scrittore), e nell'interno varie diciture come “Romanzo postumo tratto da trama lasciata dall'autore e pubblicato a cura di Nadir Salgari”, o altre scritte similari. Questi erano dei falsi, scritti per lo più da “negri” (E' il termine che viene usato per designare chi scrive un'opera, senza averne il riconoscimento di autore), ma alcuni anche da scrivani di vaglia tra cui spiccano Luigi Motta e Emilio Fancelli. Oggi questi tomi sono di difficile reperimento, poiché non sono più stati ristampati.ma la critica letteraria che si è occupata seppur tardivamente dell'autore veronese, è stata in grado di accertare definitivamente quali sono i testi originali di Salgari, e quelli dei suoi imitatori anche se non per tutti è stato possibile identificare il nome vero.
La ragione di questo proliferare di titoli, con testi a volte anche piacevoli, è data dall'enorme successo che riscuotevano ai primi del secolo i volumi del Salgari. Uno dei primi ad impossessarsi del nome dell'autore fu l'amico Renzo Chiosso che da una trama giovanile di Emilio pubblicò “Le avventure di Simon Wander”. Pur avendone definitivamente accertata la paternità, tuttora questo libro viene edito come facente parte dei romanzi originali.
Vi furono poi diversi volumi usciti con firma abbinata Motta Salgari. Questi tomi del Salgari non avevano proprio nulla se non a volte i personaggi (alcuni fanno parte infatti del ciclo dei Pirati della Malesia) e forse avevano poco anche del Motta. Nel 1931 infatti un certo Emilio Moretto dichiarò di essere lui il vero autore. Ci fu un processo e il Motta fu assolto perché il fatto non costituisce reato. Comunque sia i più grandi diffusori delle opere apocrife furono i figli stessi di Emilio Salgari, Omar e Nadir. Dichiarando di voler riabilitare l'opera del padre affossata dalla cattiva qualità di tanti testi apocrifi usciti col suo nome , in realtà furono loro stessi a contribuire alla loro diffusione . Nel 1944 infatti, già l'editore Viglongo, uno dei più scrupolosi editori del Salgari autentico, aveva stipulato un accordo che gli concedeva il diritto di prelazione su tutte le opere autentiche in mano ad altri editori, man mano che queste venivano a scadere. Ma prima ancora che la prelazione potesse essere esercitata i testi vennero offerti da Omar alla Carroccio che così diventerà uno dei massimi editori Salgariani, con opere autentiche e apocrife.
Adesso il groviglio di citazioni giudiziarie, processi, ed accuse varie non interessano più a nessuno, perché è venuto meno l'oggetto del contendere. I “falsi” salgariani non sono stati più ristampati e si trovano adesso solo rovistando i mercatini dell'antiquariato o Ebay. Eppure tra questi, oltre a testi francamente mediocri, si trovano anche volumi che poco hanno da invidiare alle storie di Emilio: specialmente quelli inseriti in cicli come quello dei Pirati della Malesia o dei Conti di Ventimiglia, non sono male e tendono a colmare dei buchi di continuità.
La continuità è un altro dei punti dolenti dei falsi. In linea di massima spiace rilevare che i volumi scritti da autori di vaglia quali Luigi Motta ed Emilio Fancelli sono quelli che presentano il maggior numero di incongruità rispetto alla falsariga dei testi ufficiali, mentre invece quelli scritti da anonimi “negri” sono quelli che più osservano la continuità ufficiale. Gli autori più famosi sono poi quelli che si sono presi delle libertà con i personaggi salgariani che avranno sicuramente a suo tempo shoccato più di un lettore. Ad esempio, Motta fa morire Sandokan in “Addio Mompracem”e Fancelli ugualmente fa perire Kammamuri per mano dei tughs, in “Il figlio di Yanez”.
Il colmo si deve allo scrittore Escurial (vero nome Attilio Frescura) che alla fine degli anni 20 pubblicò col proprio nome per le edizioni Cappelli di Bologna un suo piccolo ciclo sui pirati di Ventimiglia e, non si sa per quale ragione, fece morire per impiccagione il Corsaro Nero, lasciando in vita il Rosso , cioè l'esatto contrario di quello che avveniva in Salgari!

Fabrizio Frosali

Cronologia di SANDOKAN e dei pirati della MALESIA



Oggi Emilio Salgari è uno scrittore quasi dimenticato. Ogni tanto escono in edicola delle collane che intendono ambiziosamente riproporre l'opera omnia di questo autore, ma non hanno il fascino delle edizioni a poco prezzo, con illustrazioni a colori di ottimi disegnatori come Albertarelli, Bagnoli, D'Antona ecc che affollavano gli scaffali delle librerie fino agli anni 60 del secolo scorso.
Accanto alla produzione originale di Salgari, venivano inoltre pubblicati dei volumi che in copertina avevano semplicemente indicato, come nome dell'autore Salgari , oppure Omar o Nadir Salgari, e nell'interno varie diciture come “Romanzo postumo a cura di Nadir Salgari ecc.. Questi erano dei falsi, scritti per lo più da “negri” (E' il termine che viene usato per designare chi scrive un'opera senza averne il riconoscimento di autore), ma alcuni anche da autori di vaglia tra cui spiccano Luigi Motta e Emilio Fancelli. Molti di questi volumi ampliavano i cicli principali dello scrittore..... quello cioè dei pirati della Malesia e quello dei conti di Ventimiglia. Oggi questi tomi si possono solo ritrovare nei mercatini dell'antiquariato, poiché non sono più stati ristampati.. La qualità dei vari testi era altalenante. Alcuni erano molto buoni e rassomigliavano davvero allo stile collaudato di Emilio, altri invece erano francamente mediocri.
Inoltre spesso e volentieri si potevano rimarcare delle incongruenze e contraddizioni rispetto ai cicli principali (Queste peraltro esistevano anche nelle opere originali, perché Emilio non aveva il tempo di rileggere quanto aveva scritto)
Esistono già anche in rete dei tentativi di riordinare cronologicamente l'intera materia. Qui fornirò per i cicli più importanti un semplice specchietto che potrà essere utile al collezionista per sapere quanto è stato pubblicato di apocrifo e sul dove sistemare nel ciclo pertinente una determinata opera. Ovviamente la continuità si basa su una ricostruzione personale su cui magari alcuni potranno dissentire. Non ho tenuto per esempio molto in conto l'età mostrata dai personaggi principali, in quanto lo stesso Salgari a volte descriveva Yanez più vecchio di Sandokan ed altre volte più giovane, ma mi sono basato più su elementi difficilmente confutabili quale la storicità di certi eventi e la loro consequenzialità nei vari volumi.
Le edizioni principali da me usate sono la Collana nord Ovest della Carroccio e le edizioni Viglongo, che hanno riprodotto negli anni 59-60 pressoché tutta la produzione dei “falsi”.
Prima di iniziare riporto il ciclo principale di Emilio. C'è da dire che diverse edizioni, tra cui la Carroccio, hanno a volte diviso in due alcuni volumi, attribuendo al secondo un titolo di fantasia
(ad esempio “Alla conquista di un impero” si trova a volte spezzato in due.. Il secondo titolo è
“il rajah dell'Assam!) Non terrò conto di questa ulteriore complicazione.
In altre pagine del sito trovate le cronologie del ciclo dei corsari di Ventimiglia.

Titolo

1 Le tigri di Mompracem

Era stato pubblicato precedentemente a dispense come
“la tigre della Malesia” con differenze a volte significative: narra delle avventure e degli amori di Sandokan affiancato dall'amico Yanez

2 I misteri della jungla nera

La lotta di Tremal Naik e Kammamuri contro i tughs nell'India
completamente slegato dal precedente

3 I pirati della Malesia
Sandokan e Tremal Naik si uniscono
Viene detronizzato James Brooke, reale personaggio storico

4 Le due tigri
Avventura in India contro i tughs nel quadro della rivolta indiana contro gli inglesi

5 Il re del mare
Di nuovo in Malesia. Sandokan perde Mompracem

6 Alla conquista di un impero
Sandokan aiuta l'amico Yanez a conquistare il trono dell'assam

7 Sandokan alla riscossa
Yanez aiuta Sandokan a riconquistar il trono perduto nel Borneo

8 La riconquista di Mompracem
L'evento principale è già nel titolo

9 Il bramino dell'Assam
10 la caduta di un impero
11La rivincità di Yanez Tre volumi in successione. Rivolte nell'Assam e Sandokan che corre in aiuto di Yanez.



Inseriamo ora gli apocrifi....

0 - Sandokan da principe a pirata . Scritto in epoca moderna da Patrizio e Marco Pavone e pubblicato in forma privata. Narra le gesta del giovane Sandokan, la sua detronizzazione e le sue prime imprese come pirata.

0 BIS - Sandokan sotto la luce sinistra della luna                                                                                       Libro di racconti di Marco Pugacioff apparso in forma cartacea solo nel 2023. Precedentemente parte di esso appariva in rete. Vengono narrati episodi della vita di Sandokam antecedenti alle "Tigri..." di Salgari. C'è anche il primo incontro con Yanez e con i personaggi de "La scimitarra di Budda" dello stesso Emilio, riscrizione del famoso fumetto di Moroni Celsi.    


1 (Le tigri di...) 

La perla di Labuan -libera interpretazione di Fabio Negro, del 2014, del mitico romanzo   perduto di Emilio Salgari. E' il diretto seguito de "Le tigri di Mompracem". 


Sandokan nell'isola senza nome   - di SPAMA cioè Spartaco Matrisciano, scritto negli anni 90 e semisconosciuto.  Sandokan e Yanez si recano in India per la prima volta.  L'autore dichiara come prefazione di voler riempire il vuoto narrativo tra "Le tigri" e  "I pirati".

Sandokan contro i pirati del golfo Persico - di SPAMA . Seguito del precedente. Qui  Sandokan si reca nientemeno che in Africa! A mio avviso è anche più piacevole del primo.

2 (I misteri...)


La vendetta dei Tughs
(lega perfettamente il n. 2 col 3)


3 (I pirati...)

4 (Le due ...)

Sandokan rajah della jungla nera .
Appare con la dicitura in copertina Motta Salgari
In realtà è scritto tutto da Motta ed è il suo ultimo volume. Si situa proprio dopo le due tigri. In esso compaiono anche alcuni dei Ramavala personaggi che Motta ha pubblicato nell'arco della sua vita in ben 10 volumi. Purtroppo esistono delle vistose incongruenze . Sandokan ha un figlio, Raji, che poi non comparirà più. Inoltre mostra di riconoscere i Ramavala e fa riferimento ad una battaglia con essi che invece occorrerà verso la fine della serie con un Sandokan già in età senile. E' un nuovo tentativo di Motta di legare insieme i due cicli, visto che aveva già terminato con “i due leoni” quello autonomo dei Ramavala (chiaramente ispirato come situazioni e personaggi da Salgari ) fornendo qui una postilla chiarificatrice. Il “personaggio nemico” è Nana Sahib, reale personaggio storico della rivoluzione indiana , che qui muore, ma era già stato descritto negativamente dal Motta nel ciclo dei Ramavala e positivamente nel libro autonomo “le tigri del Gange”

Sandokan Y el oyo del Dragon  -  Scritto ai giorni nostri da Lem Ryan, pseudonimo di autore spagnolo e apparso anche in inglese. Qui Sandokan è contro Fu Manchu, che però non viene nominato nella storia...

Sandokan nel Nautilus di Nemo
Scritto dal redattore di queste righe e apparso nel 2017: si tratta di un cross-over tra Sandokan e il celebre personaggio di Verne. Può essere anche l'occasione per mettere a confronto i due autori e le loro diverse filosofie di vita, nella contrapposizione tra i due loro più famosi personaggi.

Sandokan e il ritorno di Nemo                                                                                                          Libro scritto nel 2023 da Marco Pugacioff. Si tratta di un volume di racconti di cui il principale è il seguito al volume precedente della serie, edito a suo tempo dal sottoscritto, che qui  ha curato anche un capitolo di raccordo.

 

    5  (Il re del...)


I tre libri di Fancelli :
Le pantere di Timor
Yanez la tigre bianca
Mompracem contro i dakoiti
Costituiscono un'unica opera che si situa immediatamente dietro il Re del mare per chiare evidenze interne. C'è una grossa incongruità in quanto Mompracem era stata ripresa dagli inglesi nel Re del mare e qui invece è descritta come ancora proprietà delle tigri

Il vulcano di Sandokan
Avventure nel mar cinese. Sandokan acquista una potente nave cinese la Chin King ed un'isola vulcanica chiamata Praciam

Sandokan nel continente scomparso
Romanzo scritto nel 2014, da Fabrizio Frosali e Patrizio Pavone, che intende colmare il buco lasciato a suo tempo per ignoti motivi  dal precedente libro e il seguente. Vedasi specifica del volume seguente 

Sandokan nel cerchio di fuoco.
Legato al "Vulcano di Sandokan"  per via della nave cinese e dell'isola vulcanica qui chiamata Pracem. Sembra comunque che tra i due manchi qualcosa, forse oggetto di un volume mai edito. Sandokan cerca infruttuosamente di riconquistare il Borneo. Accanto a lui è presente la rediviva tigre Darma che sembrava morta nel “Re del mare” ma che comunque non ricomparirà più.
ORA QUEL BUCO DI CONTINUITA' E' COLMATO COL NUOVO ROMANZO "SANDOKAN NEL CONTINENTE SCOMPARSO" ...

6 (Alla conquista...)

7 (Sandokan alla...)

8 (La riconquista di...)

9 (Il bramino del...)

10 (La caduta di...)

11 (La rivincita di...)

La tigre della Malesia

lo scettro di Sandokan

la gloria di Yanez

addio Mompracem

I precedenti sono 4  libri scritti in sequenza da Luigi Motta o da Emilio Moretto. Appaiono con la duplice firma Motta, Salgari. Si svolgono pochi anni dopo il n 11 con Soarez, il figlio di Yanez ancora bambino.
Qui vengono conosciuti i Ramavala. di cui poi Motta ne farà un ciclo autonomo di 10 volumi . Mompracem esplode alla fine e Sandokan rimasto nell'isola sembra morire.

Il fantasma di Sandokan
Scritto da Giovanni Bertinetti, appare con i nomi dei due autori in copertina a firma congiunta . Per il titolo sembra voglia essere un seguito dei precedenti e così fu pubblicizzato dalle edizioni Viglongo nei suoi famosi segnalibri. In realtà la sua collocazione è dubbia, si parla ancora di James Brooke, malgrado Sandokan e Yanez siano vecchi e non ci siano riferimenti precisi alle opere del Motta.

Sandokan contro il leopardo di Sarawak
(qui muore Sambigliong, un tigrotto che ha accompagnato
Sandokan in tutte le sue avventure)

Sandokan nella jungla nera.
Il seguito del precedente, (l'avventura è in Malesia, la jungla nera non c'entra per nulla !)
Qui Soarez, il figlio di Yanez è un giovinetto. Sembra che manchi un volume finale che probabilmente non è mai stato scritto

Il segreto del fakiro
Avventura a solo di Tremal Naik in un ruolo marginale

Le ultime avventure di Sandokan
Soarez, il figlio di Yanez, trova una compagna, Qui Tremal Naik non è presente


Sandokan nel labirinto infernale
Il seguito del precedente
Tremal Naik è reduce da una avventura che potrebbe essere quella descritta nel Segreto del fakiro


I tughs alla riscossa
I nostri di nuovo contro i tughs in aiuto di Sir Moreland che ha sposato Darma, la figlia di Tremal Naik

Il ritorno delle tigri di Mompracem
Il seguito del precedente Conclusione della saga. I nostri alla fine si separano per sempre.

Sandokan e Morgana                                                                                                                                   Seguito del precedente volume, scritto questa volta dal sottoscritto, che intende dare a Sandokan la possibilità di una nuova vita e apre lo scenario a eventuali nuove avventure in diversi contesti storici e ambientali.                                                                                                                                                      
Il figlio di Yanez di Fancelli
Libro finale alternativo a tutta la serie precedente. Soarez qui ha una diversa compagna . Anche qui gli eroi alla fine si separano ma Kammamuri è morto, ucciso dai tughs.

Inoltre ne “il tesoro della jungla” viene fatta una semplice menzione di Sandokan, come famoso pirata, e questo forse dovrebbe far inserire anche questo volume nel ciclo.

In conclusione, è certamente arduo cercare di concatenare tutti i volumi ma se ad esempio si tengono da parte i 10 volumi della Viglongo cioè quelli di Motta e di Fancelli + il fantasma di Sandokan di Bertinetti, e si considerano come storie alternative, vedremo allora che il tutto può tornare abbastanza. E' singolare che proprio gli autori più famosi, abbiano compiuto diversi errori di continuità mentre i poveri e sconosciuti “negri” in complesso siano stati più riguardosi ad inquadrare i personaggi nel loro contesto

POSCRITTO FEBBRAIO 2011: E' USCITO IL LIBRO DI PACO IGNACIO TAIBO II "Ritornano le tigri della Malesia".
Volendo si potrebbe inserirlo nella saga posteriormente a tutti gli altri, ma è un pastiche che delude sotto molti aspetti. Pur scritto abbastanza bene e a detta dell'autore scritto da un appassionato di questi personaggi, fa morire Tremal Naik avvelenato, rende Sandokan e Yanez assidui frequentatori di bordelli, e in alcuni casi li fa giustiziare a sangue freddo dei nemici vinti. Questo ultimo aspetto era sì presente anche in Salgari, specie nelle prime versioni dei suoi romanzi. ma l'amore puro di Sandokan verso Marianna, dove è finito? Se poi Taibo preferisce pensare i "suoi" personaggi frequentatori di casini, poteva semplicemente tenersi per lui queste convinzioni, tralasciando di inserire descrizioni, anche esplicite come fa, nel suo romanzo.
O forse l'ha fatto per guadagnar di più vista la moda che tira?
DA DIMENTICARE!

 POSCRITTO del Gennaio 2023 - E' uscito un nuovo volume del ciclo "Las lagrimas del Tigre" . Questa volta scritto da uno spagnolo, Miguel Sanchez Caramayana è intriso di atmosfere molto pulp e gli avversari sono tra gli altri un cugino di Marianna, Syndhia e Suyodhana. Non ci sono ne Tremal Naik ne Kammamuri, anzi non vengono nemmeno nominati. E' arduo collocare questo libro in un punto preciso del ciclo. Ho interpellato l'autore, che ha promesso che in futuro mi darà la risposta quando i suoi impegni lo consentiranno.  




Fabrizio Frosali

cronologia del CORSARO NERO e dei pirati delle Antille


Ecco i romanzi originali di Salgari

1 IL CORSARO NERO
le lotte del corsaro nero che deve vendicare i fratelli uccisi dal traditore Wan Guld
2 LA REGINA DEI CARAIBI
Vittoria del corsaro nero che alla fine del libro lascia i mari delle Antille
3 JOLANDA LA FIGLIA DEL CORSARO NERO 
la storia di Jolanda che si sposerà col corsaro Morgan
4 IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO
5 GLI ULTIMI FILIBUSTIERI 

Inseriamo ora gli apocrifi

IL CORSARO VERDE
Le avventure del corsaro verde fino alla sua impiccagione ordinata da Wan Guld
IL CORSARO ROSSO 
Avventure del corsaro rosso fino alla sua impiccagione : contraddice in molti punti quanto affermato nel Corsaro verde. E' comunque il secondo corsaro a perire
I FILIBUSTIERI DELLA TARTARUGA 
Avventura in cui il corsaro rosso ha un ruolo marginale e si situa cronologicamente in qualche punto del precedente volume: la storia non ha una conclusione, e rimane in attesa di un ulteriore volume probabilmente mai scritto o edito
1
2
LE ULTIME IMPRESE DEL CORSARO NERO 
E' il diretto seguito del 2 e riporta il corsaro nero in Italia, fino alla sua morte
3
MORGAN CONQUISTATORE DI PANAMA
E' un romanzo alternativo a Jolanda, in cui vengono raccontate le stesse cose, ma con diverse avventure
LA FIGLIA DEL CORSARO VERDE
data la giovane età della protagonista collochiamo qui questo volume, prima del 4
4
5

esistono poi quattro volumi scritti da Escurial che descrivono di nuovo la storia con avventure simili, ma con molti altri personaggi di contorno

IL CORSARO VERDE
Ha lo stesso titolo di quello indicato precedentemente, ma è una storia diversa che comunque si chiude anch'essa con l'impiccagione del corsaro
LA CORSARA BIANCA 
E' la moglie del corsaro verde (personaggio diverso dalla fanciulla apparsa nell'altra serie) che cerca di vendicare il marito.E' singolare che in questa serie il secondo corsaro a perire sia il corsaro nero , e che l'ultimo sopravvissuto sia il rosso

I FILIBUSTIERI DELLE ANTILLE 

IL SELVAGGIO BIANCO 
Ulteriori avventure della Corsara Bianca e del Corsaro Rosso

Vale anche qui il discorso fatto prima. I migliori romanzi sono quelli scritto da anonimi negri,
Quelli di Escurial sono quelli meno riguardosi della continuità

Fabrizio Frosali

P. S. 26 APRILE 2013   Navigando nel web diversi giorni addietro,ho scoperto che questa pagina compresa l'illustrazione della Corsara bianca, CHE E' UNA MIA SCANSIONE, FATTA DA UN LIBRO DELLA MIA LIBRERIA, è stata copiata pari pari e malamente, ( poichè non si sono accorti di aver tralasciato qualche rigo, e così la loro narrazione diventa monca,) su un GROSSO sito dedicato a studi sui VENTIMIGLIA . Non cito di proposito il sito onde non fargli pubblicità. Ho scritto tre lettere ai nomi indicati nei link del sito, nemmeno chiedendo la rimozione della pagina da loro copiata, ma almeno la citazione da dove l'avevano presa , ma finora non ho avuto alcuna risposta.  Mi auguro sia un disguido, perchè altrimento trovo questa condotta inqualificabile.

NUOVO P.S. 13 Dicembre 2013 - Ai romanzi elencati sopra va aggiunto un altro volume scoperto recentemente. Si tratta de "IL CORSARO AZZURRO" di Armando Zironi, scritto nella prima metà del secolo scorso e facente parte strettamente della cronologia in quanto il personaggio principale è uno dei Montelimar e afferma di conoscere personalmente i conti di Ventimiglia!
 (Vedi post successivi in questo stesso blog.)

NUOVO POSCRITTO - Aprile 2015 -   Una nuova aggiunta fa fatta al ciclo . Si tratta di
 "I FILIBUSTIERI DEL GRAN GOLFO noto anche come  ALESSANDRO BRACCIO DI FERRO"  scritto da Emilio Fancelli.
Fancelli lo sappiamo è uno dei più abili imitatori di Salgari, ma vano sarebbe trovare qui riferimenti alla saga dei Ventimiglia. Perchè allora accludo qui proprio questo libro e non altri delle decine che narrano storie di pirateria  e dico che fa parte della cronologia?  Perchè proprio in questi giorni ho fatto una scoperta proprio da bibliofili, sfuggita anche a un bravo ricercatore come Sartor, che collega indiscutibilmente questo volume al noto ciclo di Emilio.
Ma questa scoperta non la riporterò certo qui e vedrà la luce (se la vedrà) quando i tempi saranno maturi e di fronte ad una giusta platea di realmente interessati. 

NUOVO POSCRITTO -  Giugno 2018
Se avete avuto la pazienza di arrivare fin qui, vi interesserà sapere se è alfine arrivato il momento di svelare quanto accennato nel poscritto precedente dell'Aprile 2015. Ebbene il momento è arrivato e vi dico come potrete saperlo  nel post apposito (Giugno 2018) intitolato "I VENTIMIGLIA CONTI, CORSARI, EROI di Davide Barella"  che idealmente segue questo.
Barella ha recepito in toto la mia ipotesi formulata nello scritto precedente e l'ha riportata nel suo saggio elencato sopra, citandomi.

NUOVO POSCRITTO - Gennaio 2019
E' appena uscito un nuovo apocrifo della saga. Firmato per una volta da una donna, Elena Paroli, si narra di nuovo questa volta l'intera vicenda del corsaro Nero da un punto di vista femminile. Ci sono ovviamente avventure inedite. Il libro è uscito per le edizioni Delmiglio e si intitola "LA COLLANA DI HONORATA"